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studio e prevenzione dell'infertilità e la tutela della genitorialità.

A Roma, mercoledì 8 ottobre, nella Sala del Senato in S. Maria in Aquiro,
il seminario internazionale promosso dall’Associazione AIDAGG

La cultura della donazione dei gameti e il futuro dell’eterologa:
per la prima volta in Europa un confronto aperto a più voci
sui diversi modelli di intervento adottati negli Stati dell’Ue

Interverranno rappresentanti di associazioni e qualificati esperti
provenienti da Italia, Paesi Bassi, Regno Unito e Spagna

ROMA – Donazione dei gameti e fecondazione eterologa: diverse sono le soluzioni adottate, in materia, negli Stati dell’Unione Europea. E tanti gli aspetti e le varianti da considerare: gratuità e anonimato della donazione, le scelte dei Parlamenti e dei Governi, le legislazioni nazionali e le direttive europee, banche dei gameti, il ruolo delle strutture pubbliche e di quelle private, ampiezza del riconoscimento del diritto alla genitorialità, la sorte di ovociti ed embrioni congelati ed abbandonati.
Sulle differenti realtà in atto nelle varie Nazioni, si confronteranno, per la prima volta in Europa, qualificati esperti italiani ed esteri, invitati dall’Associazione AIDAGG a partecipare al seminario internazionale “La cultura della donazione di gratuita e altruistica di gameti: modelli di intervento e future prospettive”. Il seminario si svolgerà a Roma, mercoledì 8 ottobre 2014, dalle ore 10 alle ore 18, nella Sala del Senato in S. Maria in Aquiro (ISMA), in Piazza Capranica 70.
Nata nel giugno 2014, l’Associazione Italiana per la Donazione Altruistica e Gratuita dei Gameti (AIDAGG) è la prima in Italia che si è prefissa di promuovere la “cultura della donazione” per consentire di procedere alla fecondazione eterologa al di fuori di ogni speculazione. Presidente dell’associazione è la psicologa Laura Volpini, vicepresidente l’avvocato Sebastiano Papandrea, mentre l’avvocato Gianni Baldini presiede il comitato scientifico.
Promosso e organizzato dall’AIDAGG in collaborazione con le associazioni Amica Cicogna, Hera, L’Altra Cicogna, Madre Provetta, Sos Infertilità, il seminario prevede un articolato dialogo con altre associazioni attive in Italia, Paesi Bassi, Regno Unito e Spagna. Medici e rappresentanti delle associazioni dei pazienti, giuristi e operatori del settore, procederanno ad un’attenta analisi dei tratti comuni e delle differenze che caratterizzano le pratiche di fecondazione eterologa, in un sistema globale in cui la “cultura della donazione dei gameti” si configura sempre più quale valore e patrimonio della società civile.
In una visione ancora più ampia, la possibilità di ricorrere alla procreazione medicalmente assistita (PMA), omologa o eterologa, salvaguarda la salute psicofisica della persona e, ancora prima, la sua libertà di autodeterminazione, diritti entrambi costituzionalmente garantiti. Lo ha affermato la Corte Costituzionale nella Sentenza n. 162 dell’aprile 2014, con la quale ha abolito il divieto della donazione dei gameti, completando l’opera di demolizione delle restrizioni previste nella legge 40 del 2004, oggetto in precedenza di altre memorabili pronunce della Consulta, come la 151 del 2009, che ha dichiarato incostituzionale il divieto della diagnosi preimpianto degli embrioni.
Il nostro ordinamento, in forza dei principi sanciti dagli art. 2, 3 e 31 della Costituzione, garantisce dunque la libertà di autodeterminazione anche nel diventare genitori e formare una famiglia. “La determinazione di avere o meno un figlio – recita la Sentenza 162 - concernendo la sfera più intima ed intangibile della persona umana, non può che essere incoercibile, qualora non vulneri altri valori costituzionali, e ciò anche quando sia esercitata mediante la scelta di ricorrere a questo scopo alla tecnica di PMA di tipo eterologo, perché anch’essa attiene a questa sfera”.
E nell’autodeterminazione rientra la scelta di donare e ricevere i gameti. Nel corso del seminario saranno affrontati i temi connessi a tale donazione: gratuità, anonimato, banche dati, il ruolo delle regioni, degli Ordini dei medici e di tutte le strutture territoriali del sistema sanitario. Si parlerà altresì della sorte degli embrioni congelati e abbandonati prima e dopo un’altra importante pronuncia della Consulta, la citata Sentenza n. 151 del 2009.
Altro argomento strettamente correlato è quello del perdurante disagio che le coppie infertili incontrano specialmente al Sud, costringendole a “migrare” in altre Regioni, per ottenere trattamenti a condizioni meno onerose. A ciò si unisce il vertiginoso calo delle nascite, collegato alla generale crisi economica, all’età sempre più avanzata in cui si diventa genitori, all’incremento dell’infertilità: un’emergenza che nel corso del seminario verrà evidenziata anche a livello di percezione sociale, come confermano i recentissimi sondaggi, peraltro favorevoli alla PMA.
Qui di seguito: l’invito, l’elenco dei partecipanti e il programma dettagliato con la sequenza degli interventi.

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