Questo sito utilizza cookie tecnici per consentire la fruizione ottimale del sito e cookie di profilazione dovuti Google Analitycs. Chiudendo acconsenti all'uso dei cookie. Se vuoi saperne di più o negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie vai alla sezione

^ Back to Top
facebook

il portale italiano sull'infertilità

studio e prevenzione dell'infertilità e la tutela della genitorialità.

Adozioni e provetta per soli ricchi

Adozioni solo per pochi, provetta solo per ricchi: la via crucis delle coppie siciliane che sognano un figlio

Inchiesta: l’odissea di chi vorrebbe un figlio. Nell'Isola fecondazione limitata ai centri privati. Oltre duemila coppie attendono il tribunale
 

di SARA SCARAFIA

È la prima regione per numero di gravidanze ottenute da cicli di procreazione assistita, ma anche quella dove le tecniche di fecondazione sono garantite solo a chi può pagarsele. Nelle liste d’attesa stilate dai tribunali per i minorenni ci sono più di duemila coppie che hanno fatto domanda di adozione, ma i bambini che ogni anno trovano una famiglia sono poco più di cento. La crisi economica, poi, ha quasi azzerato le adozioni internazionali: quante sono le coppie siciliane che possono permettersi di spendere da 20 a 30 mila euro? A Palermo nell’ultimo anno nemmeno 30. Disorganizzazione, ritardi, sprechi: ecco l’odissea di chi sogna un bambino. La Sicilia vista con gli occhi delle oltre seimila coppie con problemi di fertilità è la terra delle opportunità impossibili, dei desideri frustrati. Ogni anno circa 5 mila delle 380 mila famiglie siciliane senza figli varcano il portone di ingresso di un centro di procreazione medicalmente assistita. E si tratta quasi sempre di un centro privato: quelli pubblici sono solo 8 su 40 ed esistono praticamente solo sulla carta. Il Cannizzaro di Catania non è ancora entrato a regime, mentre a Palermo il centro che accorpa gli ospedali Cervello, Policlinico e Ingrassia è senza biologi, medici e attrezzature.

 

DMC Firewall is a Joomla Security extension!