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http://www.siciliajournal.it/procreazione-medicalmente-assistita-grandinata-di-accuse-sullassessore-luciaborsellino/
di Teresa Fabiola Calabria


PALERMO - Un vero e proprio fuoco incrociato ha investito l’assessore regionale alla Salute Lucia Borsellino, rea di non aver reso esecutivo il proprio decreto che regolamentava il diritto alla salute riproduttiva delle coppie siciliane. Questo è quanto hanno sostenuto i Centri medici che si occupano di procreazione medicalmente assistita e tutte le Associazioni italiane di pazienti ("Aidagg" di Roma, "Amica Cicogna" di Salerno, "Hera" di Catania, "Luca Coscioni" di Roma, "Madre provetta" di Roma, "Sos Infertilità" di Milano) durante una conferenza tenutasi presso la sala Rostagno del Palazzo delle Aquile a Palermo.

Diffida assessore
L'assessore Borsellino, questo il leit motiv della diffida, con proprio decreto del 29.01.2014, aveva inizialmente previsto alcune misure finalizzate ad arginare il fenomeno delle cosiddette “migrazioni extra-regionali” delle coppie siciliane che, nel disperato desiderio di avere un figlio, desiderio definito da una recente sentenza della Corte Costituzionale come “facente parte dei diritti alle libertà dell’Uomo”, costringe le sfortunate coppie ad una drammatica scelta: pagare oltre 4000 euro per un trattamento atto a stimolare la fertilità, presso strutture private, oppure rivolgersi ad altre regioni dello Stivale, presso le quali, invece, i trattamenti sono gratuiti perché totalmente coperti dai fondi regionali appositamente stanziati. Tale pratica, osserva l’avv. Sebastiano Papandrea, “crea notevole danno alla regione Sicilia che, invece, dispone di vere e proprie eccellenze in tale campo, eccellenze che in questo modo non vengono affatto valorizzate”.
Gli fa eco il prof. Mario Gambera, presidente dell’associazione Hera: “Ci troviamo nella situazione assurda di dover andare, noi siciliani, nelle altre regioni meno avanzate dei nostri centri. Tutto quello che noi vorremmo è semplicemente parlare de visu col diretto responsabile del mancato monitoraggio della migrazione delle coppie, ma di fatto non sappiamo chi è perché l’assessore non ce l‘ha comunicato.
Speriamo che questa diffida risvegli le coscienze e faccia arrivare, finalmente, delle risposte concrete alle tante coppie di pazienti siciliani che, mi si scusi il gioco di parole, sono stati fino ad ora fin troppo pazienti.”
Conclude l’incontro il direttore del Centro UMR di Catania, dott. Antonino Guglielmino, che riferendosi ai dati statistici del fenomeno migratorio, dichiara: “Dal 2008 i trattamenti effettuati presso strutture mediche private sono quasi arrivati al 90%. Credo purtroppo” conclude “che esista la ferma volontà di non far nulla per arginare il fenomeno della variabilità dei costi, che se fosse resa uguale fra tutte le Regioni, frenerebbe sicuramente il fenomeno migratorio”.

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