APPELLO DELL'AIDAGG (Associazione per la donazione altruistica e gratuita dei gameti). al MINISTERO DELLA SALUTE La Sentenza della Corte Costituzionale n. 162 del 9 aprile 2014 ha espunto dal nostro ordinamento il divieto di cure per l’infertilità umana con l’utilizzazione di gameti di donatori esterni alla coppia previsto dalla L. 19 febbraio 2004 n. 40. Tuttavia, ad oggi, occorre registrare una forte resistenza del Ministero della Salute che, mediante ripetuti interventi del Ministro Lorenzin, ha sostenuto la necessità di un adeguamento legislativo e di un passaggio parlamentare.Tale ostilità del Ministero all’applicazione di tali cure ha, di fatto, impedito ai centri medici di assistere i propri pazienti. Infatti se da un lato risulta apprezzabile la volontà di portare la PMA nei LEA nazionali dall’all’altro lo strumento del Decreto Legge per disciplinare ‘questioni eticamente sensibili’ è grave e assurdo! Tutto ciò è ritenuto intollerabile dai firmatari del presente appello che ritengono che non possano ulteriormente privarsi i cittadini dell’esercizio di diritti riguardanti la cura della propria salute che sono stati fin troppo lungamente negati illegittimamente in forza di norme incostituzionali Nel ricordare che: - Come espressamente precisato dalla sent Corte Cost 162/14 la PMA eterologa costituisce una species del genus PMA e per l’effetto a questa metodica si applicano tutte le disposizioni previste dalla legge 40/04 che non risultano abrogate dalla pronuncia della Corte; - in materia di pratica terapeutica, la regola di fondo deve essere la autonomia e la responsabilità del medico, che, con il consenso del paziente, opera le necessarie scelte professionali (sentenza n. 151 del 2009) con la conseguenza che un intervento sul merito delle scelte terapeutiche, in relazione alla loro appropriatezza, non può nascere da valutazioni di pura discrezionalità politica del legislatore, ma deve tenere conto anche degli indirizzi fondati sulla verifica dello stato delle conoscenze scientifiche e delle evidenze sperimentali acquisite, tramite istituzioni e organismi a ciò deputati (sentenza n. 8 del 2011), anche in riferimento all’accertamento dell’esistenza di una lesione del diritto alla salute psichica ed alla idoneità e strumentalità di una determinata tecnica a garantirne la tutela nei termini nei quali essa si impone alla luce della nozione sopra posta. - La questione dell’anonimato del donatore è già disciplinata dalla stessa L. 40/04 all’art 9 e dai D. Lvi 191/07 e 16/10 nonché dalle norme sull’adozione (art 28 L. 183/84 e non si comprende la ragione di una sua nuova e differente regolamentazione - Come dimostrato dalla recente approvazione della Delibera e allegate direttive da parte della R.T. la R.T adottando con Delibera di GR e relativo Allegato di direttive tecniche va dunque nella direzione (auspicata peraltro dallo stesso Ministro ) di colmare un vuoto tecnico e di garanzie per i cittadini e nel contempo dimostra che il recepimento dell’inciso di un allegato tecnico della Direttiva UE nonché la regolazione della metodica eterologa è possibile con un atto amministrativo recante una disciplina ‘leggera’ e flessibile che può adattarsi ai mutamenti medici e giuridici a cui la materia è esposta INVITANO - il Ministro della Salute a dare immediata attuazione alla decisione della Consulta anche adottando, con atto amministrativo, le disposizioni di dettaglio funzionali a garantire la esecuzione ottimale della tecnica di PMA eterologa, al fine di consentire la rapida esecuzione delle cure per l’infertilità di coppia che richiedono l’utilizzo di gameti di donatori. - il Ministero della Salute, di concerto con le Regioni e le associazioni di donatori volontari, avvii una campagna culturale di promozione della donazione gratuita e altruistica dei gameti, come previsto dall'art. 12 del legislativo N.191 del 2007 FIRMATARI DEL PRESENTE APPELLO COMITATO DIRETTIVO AIDAGG: Laura volpini – presidente AIDAGG Gianni Baldini – presidente comitato scientifico AIDAGG Sebastiano Papandrea Antonino Guglielmino Mario Gambera Silvia Consolo Caterina Andò